Botanica:

La Curcuma è una pianta erbacea perenne appartenente al Genere Zingiberaceae. Comprende 3 specie di interesse economico-farmaceutico: Curcuma longa, Curcuma xanthorrhizza e Curcuma zeodaria. Tra queste, quella di maggiore interesse in ambito fitoterapico e farmacologico è senza dubbio la specie longa. 

La Curcuma longa (o Curcuma domestica) è originaria dell’Asia Meridionale, ma ad oggi cresce spontanea e viene coltivata anche in Madagascar, nelle Antille e in Brasile. La pianta presenta un rizoma verticale dal quale spuntano ciuffi di foglie grandi e allungate, mentre i fiori sono raccolti in una spiga e presentano un colore che varia dal bianco al giallo. Il Rizoma, cilindrico, con tubercoli e radichette nella parte inferiore, di colore giallo-arancio e fortemente aromatico, è la parte di pianta utilizzata a scopo terapeutico (Droga) (1).

Fig.1. Polvere di Rizoma di Curcuma.

Storia:

Il Rizoma polverizzato della Curcuma, conosciuto anche come Zafferano Indiano o Turmeric, viene utilizzato in India da almeno 4000 anni. In cucina la Curcuma è uno dei componenti principali del Curry (insieme con Cannella, Cardamono, Cumino, Coriandolo, Zenzero….); inoltre la pianta viene impiegata nella Medicina Ayurvedica per il trattamento di svariate condizioni infiammatorie, ma anche come antivirale e antitumorale; ad oggi è ancora utilizzata sia nelle Cerimonie Religiose, sia come colorante, per tingere di arancione la tonaca dei monaci buddisti.

La Curcumina è infatti un Colorante atossico autorizzato (E100), stabile a calore e variazioni di PH.

Il termine “Curcuma” deriva dal sanscrito Kum-Kuma. L’India è considerato ad oggi il Paese maggiore produttore e consumatore di Curcuma al mondo. Marco Polo fu il primo europeo a descrivere la Curcuma, riferendosi al suo uso come colorante più che come pianta aromatica.

La Curcumina è ancora usata come sostanza tintoria per lana e seta, e come indicatore acido-base, poiché in ambiente alcalino il colore vira al rosso.

 

Fig. 2. Spezie tipiche dell’India.

 

Composizione chimica:

Il Rizoma di Curcuma, una volta raccolta, viene sottoposto a bollitura e quindi viene fatto essiccare. Tra i componenti principali vi è sicuramente l’Olio Essenziale (2,5-6%), costituito in particolare da Sesquiterpeni (come Turmerone, Atlantone e Zingiberone) e in misura minore da Monoterpeni (come Canfora e Cineolo). Inoltre, il Rizoma di Curcuma è costituito da Amido (40-55%), Proteine, Zuccheri, Resine e dal complesso dei Curcuminoidi, tra i quali il più importante è la Curcumina (50-60%), responsabile anche del caratteristico colore giallo-arancio della polvere, ma comprendente anche Demetossicurcumina e Bisdemetossicurcumina (2).

FIg. 3. Molecola di Curcumina (detta anche Diferuloilmetano).

Curcumina:

La Curcumina è un Polifenolo lipofilo, stabile al PH acido dello stomaco. Nonostante questo, essa presenta una scarsa biodisponibilità orale dovuta non solo al limitato assorbimento intestinale e alla sua quasi completa insolubilità in ambiente acquoso, ma anche al rapido e cospicuo metabolismo epatico. Proprio per ovviare al problema della biodisponibilità, i ricercatori hanno scoperto due importanti strategie farmacocinetiche:

  1. La somministrazione della Curcuma in associazione con un bioenhancer come la Piperina, Alcaloide tipico di estratti di Piper nigrum e Piper longum. Nell’uomo, sono sufficienti 20mg di Piperina ogni 2g di Curcuma per aumentarne la biodisponibilità di 20 volte. La Piperina è infatti in grado di inibire sia la glucuronazione della Curcumina a livello epatico, sia il metabolismo della stessa a livello intestinale. Altri possibili enhancer sono Quercitina, Genisteina, Eugenolo, EGCG e Resveratrolo (3).
  2. Un secondo metodo è la complessazione della Curcumina con un Fosfolipide, la cossidetta Curcuma Fitosomica; il complesso che si viene così a formare è già in grado di incorporarsi alle membrane delle cellule intestinali, aumentando notevolmente la biodisponibilità della Curcumina. 450mg di Curcumina in forma fitosomica sono assorbiti quanto 4g di Curcuma longa (Titolata al 95% in Curcumina) (4).

Fig. 4. Pepe nero. Il suo componente principale è l’Alcaloide Piperina.

Farmacologia:

Negli ultimi anni, la Curcumina ha suscitato diversi interessi in ambito farmacologico per via delle sue spiccate proprietà Antiossidanti e Antinfiammatorie. Il suo utilizzo è ad oggi studiato in tutte quelle patologie con forte componente infiammatoria e/o caratterizzate da un importante stress ossidativo:

  • Malattie Neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer
  • Malattie Infiammatorie Croniche come Artrite Reumatoide, Morbo di Chrohn e Psoriasi
  • Forme di Tumore Maligno
  • Sindrome Metabolica
  • Malattie Degenerative Oculari

Il Ministero della Salute Italiano include il Rizoma di Curcuma longa nella “Lista delle Erbe ammesse negli Integratori Alimentari e nelle Preparazioni Erboristiche”, riportando i seguenti Claims Salutistici:

  • Funzione digestiva
  • Funzione epatica
  • Funzionalità del sistema digerente
  • Funzionalità articolare
  • Antiossidante
  • Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale
  1. Proprietà Antinfiammatorie:

La Curcumina è in grado di regolare la risposta infiammatoria in particolare mediante down-regulation di enzimi COX-2, Lipossigenasi e iNOS, ma anche mediante inibizione della sintesi di TNFα, IL1, IL2, IL6,IL8, IL12 (5 – 6). Negli ultimi anni, sempre più Studi su modelli animali hanno messo in evidenza la capacità di questa molecola di spegnere l’infiammazione in una vasta gamma di patologie, come Edemi Plantari, Coliti Ulcerose, Artriti e Pancreatiti (7).

Uno Studio Clinico molto interessante del 2001 ha messo in evidenza le proprietà benefiche della Curcuma su Ulcera Gastrica e Dispepsia: a 45 soggetti (25 dei quali con Ulcera Gastrica diagnosticata e 20 dei quali solo sintomatici) sono stati somministrati 600mg di Curcumina 5 volte al giorno, 30-60 minuti prima dei 3 pasti, alle 16:00 e prima di andare a letto, per 12 settimane. In 12 Pazienti su 25 (48%), le Ulcere erano assenti dopo 4 settimane, in 18 Pazienti dopo 8 settimane e in 19 Pazienti dopo 12 settimane (76%). Negli altri 20 Pazienti (solo Sintomatici, con dispepsia e gastrite) i sintomi si sono significativamente ridotti dopo 1-2 settimane (8).

  1. Proprietà Antiossidanti:

La Curcumina e i Curcuminoidi presentano inoltre spiccate attività antiossidanti; diversi Studi hanno dimostrato la sua capacità di aumentare i livelli sierici di Antiossidanti come la Superossido Dismutasi (SOD). La Curcumina agisce su 3 differenti tipi di Radicali Liberi: modula l’attività di GSH (Glutatione), Catalasi e SOD, inibisce la sintesi di enzimi Lipossigenasi (LOX) e Ciclossigenasi (COX), funziona da scavenger di Radicali Perossidi, con lo stesso meccanismo d’azione della Vitamina E (9).

La Curcuma si è dimostrata possedere anche una importante azione Epatoprotettiva: già in uno Studio del 2004 si era messo in luce la capacità della Curcuma, quando aggiunta alla dieta, di inibire la sintesi epatica, indotta da D-Glucosammina, di Lattato Deidrogenasi (LDH), Alanina Amino Transferasi (ALT) e Aspartato Amino Transferasi (AST) nei ratti (10).

 

Preparazione Galenica Erboristica:

Curcuma longa Rizoma ES Titolato al 95% in Curcuminoidi           400 mg

Piper nigrum Frutto ES  Titolato al 95% in Piperina                              4 mg

 

Forma Farmaceutica: 50 Capsule Vegetali.

Modalità d’uso: 2-3 capsule al dì, lontano dai pasti o 30-60 minuti dopo i pasti.

Conservazione: Conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo dall’umidità.

Avvertenze: La Curcuma longa rientra tra le Piante Medicinali GRAS (Generally Recognized As Safe) nella lista della FDA (Food and Drug Administration) Americana, la quale considera sicuro assumere fino a 4-8 g di Curcuma al giorno (11). La Commissione E del BfArM Tedesco (Federal Institute for Drugs and Medical Devices) considera controindicato il Rizoma di Curcuma longa solo in caso di occlusione delle vie biliari, mentre assumere fino a 1,5-3 g al giorno di Droga, risulta sicuro. In caso di Calcolosi Biliare, la Droga può essere utilizzata solo dietro consiglio medico, infine, alcuni dati sperimentali hanno segnalato potenziali interazioni con agenti antitumorali (Ciclofosfamide) e con Anticoagulanti (12).

 

Conclusione:

La Curcuma longa e la Curcumina stanno suscitando sempre più l’attenzione dei ricercatori di tutto il mondo per via dei loro moltiplici effetti benefici, dovuti in primo luogo alla ormai ampiamente dimostrata azione Antinfiammatoria e Antiossidante. In Commercio i Prodotti a base di Curcuma sono ormai ovunque, dalle Farmacie alle Erboristerie, ma anche in Supermercati e Botteghe. Il consiglio rimane sempre quello di affidarsi a Professionisti in grado di orientare il consumatore verso le giuste scelte: la corretta parte di pianta utilizzata per la preparazione (Rizoma), la qualità della Materia Prima di partenza (Estratti Secchi ad alto Titolo in Curcumina e/o Curcuminoidi, fino al 95%), l’eventuale presenza di un Bioenhancer (come la Piperina da Piper nigrum) o di Curcuma Fitosomica, indispensabili per aumentarne la biodisponibilità e garantire l’efficacia di un Preparato Erboristico e/o di un Integratore Alimentare.

 

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Se da un lato è sempre bene diffidare dei “Neo-Sciamani” del Web, dall’altro non bisogna sottovalutare le Erbe Medicinali, capaci troppo spesso di nascondere insidie: possibili interazioni Erbe-Farmaco o Erbe-Erbe, possono essere alla base di Reazioni Avverse anche gravi. A questo proposito, mi sembra doveroso sottolineare il nuovo sistema attivato dall’Istituto Superiore di Sanità, con lo scopo di segnalare sospette Reazioni Avverse da Integratori Alimentari, Prodotti Galenici Erboristici ecc… (Vedi Link). A questo proposito, in un lavoro sperimentale recente (2019) si è scoperta una pericolosa interazione , evidenziata in circa 1/3 di pazienti che assumevano contemporaneamente Tamoxifene e un Integratore Alimentare a base di Curcuma e Piperina, con riduzione dell’efficacia del primo (13).

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Fig. 5. Sciamano che cammina sulle braci ardenti.

 

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Dottor Nicola Magossi

 

Bibliografia:

(1) A. Bruni. Farmacognosia generale e applicata. Piccin Editore.

(2) Enrica Campanini. Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali. Medicina Naturale. Tecniche Nuove.

(3) Shoba G, Joy D, Joseph T, et al. Influence of piperine on the pharmacokinetics of curcumin in animals and human volunteers. Planta Med 1998;64:353-356.

(4) Marczylo TH, Verschoyle RD, Cooke DN, et al. Comparison of systemic availability of curcumin with that of curcumin formulated with phosphatidylcholine. Cancer Chemother Pharmacol 2007;60:171-177.

(5) Goel A, Kunnumakkara AB, Aggarwal BB. Curcumin as “curecumin”: from kitchen to clinic. Biochem Pharmacol 2008;75:787-809.

(6) Abe Y, Hashimoto S, Horie T. Curcumin inhibition of inflammatory cytokine production by human peripheral blood monocytes and alveolar macrophages. Pharmacol Res 1999;39:41-47.

(7) Julie S. Jurenka, MT(ASCP). Anti-inflammatory Properties of Curcumin, a Major Constituent of Curcuma longa: A Review of Preclinical and Clinical Research.Alternative Medicine Review Volume 14, Number 2 2009.

(8) Prucksunand C, Indrasukhsri B, Leethochawalit M, Hungspreugs K. Phase II clinical trial on effect of the long turmeric (Curcuma longa Linn) on healing of peptic ulcer. Southeast Asian J Trop Med Public Health 2001;32:208-215.

(9) Susan J. Hewlin and Douglas S. Kalman. Curcumin: A review of its effects on human health. Foods. 2017 Oct; 6(10): 92.

(10) Miyakoshi M, Yamaguchi Y, Takagaki R. et al. Hepatoprotective effect of sesquiterpenes in turmeric. Biofactors. 2004;21:167–70.

(11) Basnet P, Skalko-Basnet N. Curcumin: an anti-inflammatory molecule from a curry spice on the path to cancer treatment. Molecules. 2011 Jun 3; 16(6):4567-98.

(12) Enrica Campanini. Fitoterapia, Gemmoterapia, Omeopatia. Medicina Naturale. Tecniche Nuove.

(13) Koen G.A.M Hussaarts et All. Impact of Curcumin (with or without Piperine) on the pharmacokinetics of Tamoxifen. Cancer 2019, 11(3),403.

 

 

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