Caffe’ verde e Web : Sola una moda o un valido aiuto per il Controllo del Peso Corporeo?
Da diversi anni ormai il web è invaso da annunci pubblicitari più o meno veritieri sulle capacità dei più disparati Prodotti, nel trattamento di una delle patologie che sta più a cuore alla popolazione (in particolare femminile), ovvero il Sovrappeso.
Fig. 1. La bilancia è uno dei “nemici” del Ventunesimo secolo.
Tuttavia, sembra che i consumatori preferiscano spesso affidare i loro corpi al “Dottor Web” piuttosto che a Professionisti del mestiere come Medici, Farmacisti ed Erboristi.
Come incantati da pop-up e banner pubblicitari che costellano la navigazione digitale, gli ignari consumatori sono rapiti e condotti inevitabilmente in un vortice di false speranze e mere illusioni. O peggio ancora, alla disperata ricerca di El Dorado, ci si buttano loro stessi a capofitto, spinti dal consiglio dell’amico o indotti dal “Social-Media Influencer” di turno, privilegiando la rapidità di un “click” alla straripante fila nella sala d’attesa del propio medico.
Ultimamente, tra i Prodotti più in voga nell’ambito del Controllo del Peso Corporeo, sembra aver preso la cima delle posizioni di ricerca nel web, il Caffè Verde.
Fig. 2. Semi di Coffea arabica.
Il Caffè Verde (nome scientifico Coffea arabica L.) è un albero sempreverde della famiglia delle Rubiacee. La specie arabica è la più conosciuta e più coltivata in tutto il mondo. Si tratta di una pianta originaria delle zone montuose dell’Abissinia (Etiopia) dove cresce spontanea e può raggiungere fino a 8-10 metri di altezza; trasportata poi in America Centro-Meridionale a partire dalla metà del ‘700, dove viene ormai coltivata da moltissimi anni in estese piantagioni, mantenendo l’aspetto di un arbusto di 2-4 metri di altezza (1). In Arabia venne introdotto verso il XIV secolo, mentre in Europa arrivò grazie ai Veneziani intorno al 1560. Il Frutto è una bacca, all’interno della quale si trova il seme (Chicco), la Droga vera e propria della Pianta (2). La torrefazione del Caffè porta alla formazione di Caffè Tostato, dall’odore caratteristico (dato dagli Oli Essenziali sprigionati), utilizzato per fare gli infusi o i decotti. Il Caffè Verde è invece Caffè Crudo (1).
Nel 1560 a Venezia il Caffè era venduto solo in Farmacia ad un prezzo molto alto, fino a quando non venne aperta la prima caffetteria o altrimenti definita “Bottega del Caffè”
- Droga: Semi
- Principi Attivi: Caffeina (una Xantina Metilata, Alcaloide tipico anche di Piante come Maté, Thé, Guaranà, Cola…), Acico Clorogenico, Clorogenato di Potassio, Acido Caffetannico, costituenti Kauranici come Canfestolo e Kahweolo.
- Effetti Farmacologici: lieve eccitazione mentale, maggiore capacità di attenzione e concentrazione, riduzione della sensazione di stanchezza, migliorata capacità digestiva (aumentata secrezione gastrica), aumento delle palpitazioni e azione diuretica.
Fig. 3. Semi di Coffea arabica di diverso tipo.
- Controindicazioni: per via della sua azione stimolante su Sistema Nervoso Centrale e Cardiovascolare, l’abuso di Coffea arabica è sconsigliato in persone facilmente eccitabili (pazienti con Tachicardia, Cardiopatie) ma anche in presenza di Ulcera Peptica o Ernia Iatale. Inoltre, poiché la Caffeina passa nel latte materno, questa Pianta è sconsigliata in gravidanza e allattamento.
- Effetti Avversi: ad alti dosaggi può provocare tachicardia, ipereccitabilità ed insonnia (3).
Per quanto riguarda gli studi condotti nell’ambito del Controllo del Peso Corporeo, non si può omettere di ricordare il parere espresso nel 2011 dall’EFSA (European Food Safety Authority) sull’utilizzo di Integratori Alimentari a base di Coffea arabica.
“Gli studi fino ad oggi riportati non permettono di stabilire un nesso evidente tra: consumo di Coffea arabica e mantenimento delle normali concentrazioni di zuccheri nel sangue (aiutando a prevenire lo sviluppo di patologie come il Diabete di Tipo II), assunzione di Acido Clorogenico ed effetto Antiossidante (prevenzione da danni a livello di DNA, Proteine e Lipidi di membrana dovuto ai Radicali Liberi), utilizzo di Coffea arabica nella riduzione del Peso Corporeo” (4).
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2011.2057
Sia chiaro però che il parere autorevole dell’EFSA è stato motivato principalmente dal tipo di studi fino ad allora condotti dagli scienziati, giudicati troppo scarni, imprecisi e dalla struttura assolutamente discutibile. In alcuni di questi studi tuttavia, gli scienziati avevano valutato (e in parte dimostrato) l’efficacia della Coffea arabica su Sindrome Metabolica, Obesità, Diabete di Tipo II, Insulina-Resistenza ed Aterosclerosi, grazie alla capacità dell’Acido Clorogenico di regolare il Metabolismo del Glucosio, riducendone l’uptake a livello intestinale. L’ Acido Clorogenico (Acido 3-Caffeilchinico) è un estere formato da Acido Caffeico e Acido Chinico; si tratta del principale Polifenolo presente nella Coffea arabica. In studi successivi è stato poi ipotizzato che l’effetto di riduzione di Peso Corporeo ed accumulo di Lipidi, sia proprio una conseguenza di questa sua attività a livello intestinale (5).
Fig. 4. Acido Clorogenico.
Negli anni successivi al 2011, altri studi più interessanti sono stati condotti, mettendo in risalto alcune evidenze scientifiche molto interessanti che, se approfondite, potrebbero anche far ribaltare completamente l’opinione dell’EFSA.
Per esempio, di notevole interesse risulta lo Studio condotto da Bong-Keun Choi et al. nel 2016:
L’ obiettivo di questo studio è stato valutare i possibili effetti su catabolismo lipidico e regolazione del grasso corporeo in topi diventati obesi a seguito di una dieta ricca di grassi, dopo trattamento con un Estratto di Caffè Verde (Titolato in Acido 3-Caffeilchinico) alla dose di 50, 100 e 200 mg/kg di peso corporeo.
Il risultato di questo Studio ha confermato che il trattamento con Coffea arabica riduce l’aumento del peso corporeo, regolando due degli ormoni che controllano la lipolisi del tessuto adiposo, Adiponectina e Leptina. Inoltre la Coffea arabica riduce l’espressione degli m-RNA degli Adipociti. Alla fine dello Studio, i topi trattati hanno mostrato anche un Indice di Massa Corporea inferiore rispetto ai topi non trattati (6).
LABORATORIO GALENICO – DUE ESEMPI DI PREPARAZIONI:
- CAFFE’ VERDE COMPOSTO CAPSULE VEGETALI
Coffea arabica Estratto Secco, semi, Titolato al 60% in Acido Clorogenico e al 2% in Caffeina 150 mg
Fieno greco Estratti Secco, semi 150 mg
Avena sativa Estratto Secco, semi 100 mg
Bamboo Estratto Secco, Titolato al 70-75% (Silice Naturale) 30 mg
Modalità d’uso: 2 capsule al dì.
Claims salutistici: Azione tonica e di sostegno metabolico. Modulazione/limitazione dell’assorbimento di nutrienti. Metabolismo dei Carboidrati. Metabolismo dei Trigliceridi e del Colesterolo. Antiossidante.
- ARANCIO AMARO COMPOSTO CAPSULE
Citrus aurantium Estratto Secco, frutto immaturo, Titolato al 6% in Sinefrina 200 mg
Panax ginseng Estratto Secco, radice, Titolato al 12% in Ginsenosidi 75 mg
Coffea arabica Estratto Secco, semi, Titolato al 60% in Acido Clorogenico e al 2% in Caffeina 150 mg
Modalità d’uso: 2 capsule al dì 1 ora prima di colazione e 1 ora prima di pranzo.
Claims salutistici: Equilibrio del peso corporeo. Stimolo metabolico. Metabolismo dei lipidi. Azione Tonica e di sostegno Metabolico. Antiossidante.
Avvertenze: L’apporto massimo di Sinefrina non deve superare i 30 mg/die, corrispondenti a circa 800 mg di Citrus aurantium titolato al 4% in sinefrina. L’apporto massimo di Octopamina, come indice della presenza naturale di altre amine, non deve superare 1/8 di quello della Sinefrina. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza, durante l’allattamento e al di sotto dei 12 anni. Consultare il medico prima dell’uso se le condizioni cardiovascolari non sono nella norma.
Il consiglio rimane sempre quello di affidarsi a Professionisti del mestiere, che sappiano indicarvi Prodotti Titolati, nei quali il produttore indica cioè in etichetta la quantità di Acido Clorogenico presente, in modo da favorirne l’efficacia, da un lato, e scongiurarne i possibili effetti avversi, dall’altro, perché è bene ricordarsi che Naturale non è sempre sinonimo di innocuo.
Ulteriori e più approfonditi studi sono perciò necessari sia per dimostrare gli effetti della Coffea arabica sul controllo del Peso Corporeo che per meglio chiarirne la dinamica d’azione, in modo tale da infondere maggiore credibilità ad una Pianta che, nonostante tutto, ad oggi riesce ancora a vantare la fiducia di molti consumatori.
Dott. Nicola Magossi
Bibbliografia:
- A. Bruni. Farmacognosia generale e applicata. Piccin editore. 1999.
- T. Cecchini. Il libro delle erbe medicinali. De Vecchi editore. 2003.
- M. Leone. 200 piante del benessere. I quaderni di Igea editore. 2016.
- https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2011.2057
- K.L. Johnston et al. Coffee acutely modifies gastrointestinal hormone secretion and glucose tolerance in humans: glycemic effects of chlorogenic acid and caffeine. Am J Clin Nutr, 78 (4) (2003), pp. 728-733.
- Bong-Keun Choi et al. Coffee bean extract improves obesity by decreasing body fat in high-fat diet-induced obese mice. Asian Pacific Journal of Tropical Medicine Volume 9, Issue 7, July 2016, Pages 635-643. 05.017.
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